Alcázar de San Juan continua a lottare per l’acqua pubblica

I vicini di Alcazar de San Juan si sono bloccati dentro il consiglio comunale durante 72 ore per esigere la convocazione di un referendum vincolante per la privatizzazione dell'acqua, una proposta sostenuta da 11.000 firme di una città di 32.000 abitanti. La risposta del consiglio comunale al clamore populare ha rifiutato la proposta ed ha assegnato provvisoriamente Aguas de Alcazar (il servizio comunale di acqua) a Aqualia, società appartenente al gruppo FCC (Fomento de Construcciones y Contratas) per 25 anni.

Nonostante la decisione del Consiglio, che ha dichiarato di essere a favore della privatizzazione a causa del voto decisivo del sindaco (il suo fu un voto decisivo fra 10 voti contrari e 10 a favore), la popolazione di Alcazar ha continuato a manifestarsi Venerdì pomeriggio. Più di 5.000 persone hanno attraversato le strade gridando "Sí possiamo", "Se anche tu fai la doccia, unisciti alla lotta", "L'acqua non è in vendita, l'acqua contrattacca" o "Ortega dimissioni". Hanno finito presso la sede di Aqualia con la lettura di una dichiarazione improvvisata in cui hanno detto che "la cosa più importante in questo processo non sono le risposte che riceviamo, ma le domande che chiediamo", spiegando che la mobilitazione continuerà.

Secondo le parole di Juan Garrido, membro della Piattaforma 'Aguas de Alcazar', questa mobilitazione arriva dopo sette mesi di lavoro e dopo aver intrapreso numerose azioni esplicative del processo di privatizzazione in città, ta le quali ci era la creazione di un giornale chiamato 'Acqua per tutti', al fine di divulgare i contenuti che venivano sviluppati e di affrontare il fallimento della stampa tradizionale. Nel recente passato, cinque venerdi di manifestazioni precedono il blocco all'interno del consiglio comunale che, secondo Garrido, hanno mostrato la 'incompetenza' del Governo per gestirlo. Ciò è stato dimostrato da la violenza poliziale che la popolazione ha ricevuto Martedì pomeriggio mentre si manifestavano pacificamente.

'Tutto questo è servito a suscitare la mobilitazione del popolo. Ed è stata una spinta per noi ', dice Garrido, aggiungendo che hanno ricevuto molto sostegno popolare e che i giovani, che finora non erano stati mobilitati, sono scesi in strada. Forse perché, come dice Garrido, tale volontà di privatizzare l'acqua della città 'ha toccato la corda certa della gente.'

Pertanto, la mobilitazione continuerà. 'Stiamo studiando nuove azioni sociali e politiche e continuare anche con la battaglia legale', dice Garrido. Dalla Piattaforma 'Aguas de Alcazar' è stata richiesta una sospensione cautelare del processo di privatizzazione, che non è stata accettata in considerazione. Tuttavia, ci sono ancora due risorse contenziose amministrative irisolte. Una fu portata dal PSOE in relazione al Pliego de Licitación (Gara a procedura aperta) ed un'altra proposta dalla Piattaforma stessa in relazione alle moltitudine d’irregolarità presente nel rapporto del progetto. E, come sottolinea Garrido, sono numerosi. 'Il rapporto è stato sviluppato da un tecnico privato noleggiato dal Comune stesso, quando ci sono tecnici pubblici che avrebbero potuto farlo'. È anche un fatto eclatante che ‘una società viene messa in vendita senza aver effettuato una valutazione della stessa'.

In questo senso, il consiglio comunale giustifica la privatizzazione dal fatto che potrebbe contribuire a pagare il presunto debito del Comune di 8 milioni, ma come fa notare Garrido, 'Aqualia pagarebbe solo 1.100.000 di questo debito e prestarebbe 6 milioni, quindi il debito nonsolo sarebbe irrisolto, ma aumentarebbe con il pagamento degli interessi conseguenti. E 'un regalo'.

Inoltre, il voto potrebbe essere invalidato. L'articolo 47.2 della legge 7/85 afferma che "la concessione di beni o servizi per più di cinque anni, a condizione che l'importo superi il 20% delle risorse di bilancio regolari, richiede la metà più uno dei consiglieri comunali”. El’assegnazione di Aguas de Alcázar è da 25 anni e supera il 20% delle sue risorse. Questo già èstato denunciato dal PSOE. Ed è anche in attesa.

È la gestione privata più efficiente?

Uno studio eseguito da ricercatori dell'Università di Granada sulla gestione complessiva del ciclo idrico in Andalusia conclude che 'contrariamente alle tesi che sostengono che la gestione privata è più efficiente di quella pubblica, i risultati mostrano che l'azienda pubblica è più efficiente rispetto alla privata'.

Per quanto riguarda l'utente finale, la prima conseguenza della privatizzazione dell'acqua è l'aumento delle tariffe. Ciò e dimostrato per i casi di Huelva, dove si sono registrati incrementi del 40,7% rispetto al 2011, incrementi del 27% nel 2013 a Barcellona, incrementi delle tariffedel 4% in acqua e IVA (imposta sul valore aggiunto Spagnolo) di trattamento delle acque reflue e fognatura a Jerez, o a Posada Llanera, Asturias, dove Aqualia rivendica un aumento del 17,1% della tariffa di acqua, paragonabile al corrispondente al 0,3% nel CPI adottato.

Questi aumenti dei tassi hanno un impatto particolare in questi tempi in cui le economie familiari vengono annegati principalmente a causa della mancanza di lavoro. Così, secondo i dati forniti dalla Associazione Spagnola degli Operatori Pubblici di Rifornimento Idrico e Servizi IgienicoSanitari (AEOPAS), 'ogni anno sono trattati più di 500.000 avvisi di sospensione dell’erogazione di acqua, un 30% in più rispetto a quattro anni fa. Di questi 500,000, il 60%, cioè, 300,000 vengono eseguiti come era 4 anni fa. In questo modo, i citaddini sono privati non solo del controllo di un bene comune fondamentale come l'acqua, ma le famiglie a basso reddito soffrono anche la violenza della sospesione dell’erogazione. Dalla Rete Idrica Pubbllica chiamamo questo fenomeno 'Povertà Idrica'.

Aqualia

Aqualia è la società che sarà premiata con la concessione di Aguas de Alcázar. Ha una quota di mercato del 36,7% in Spagna e fornisce il servizio in oltre 850 comuni, secondo il suo proprio sito web. Aqualia, lungi dall'essere più efficiente dalla gestione pubblica, è gia conosciuta per gli aumenti abusive nei tariffe e per le loro pratiche ambientali sfavorevoli.

Così, in Sanlúcar de Barrameda Ecologisti in Azione ha recentemente riportato che in prossimità dell'impianto di trattamento "c'è una grande laguna delle acque di scarico", la cui formazione è attribuita agli scarichi di Aqualia, la concessionaria dei servizi complessivi del ciclo dell'acqua in città.

In El Puerto de Santa María, Ecologisti in Azione hanno denunciato pochi mesi fa che, approfittando di un acquazzone, 'l'azienda Aqualia FCC, concessionaria dell'impianto di trattamento delle acque reflue (WWTP Las Galeras) e la manutenzione delle acque reflue urbane, ha aperto le chiuse della stazione di pompaggio della Avenida de la Bajamar, vicino al Club Náutico, versando grandi quantità di acqua contaminata al fiume Guadalete'

E 'per questi motivi che Candelaria, la popolazione Canarie dove il servizo idrico è anche stato privatizzato, sta combattendo contro il ‘ingiusto contratto stipulato a suo tempo con l'azienda Aqualia' al fine di 'riacquistare la gestione del servizio pubblico'.