DICHIARAZIONE DELL’EUROPEAN WATER MOVEMENT (EWM - MOVIMENTO EUROPEO DELL’ACQUA) SULL’INIZIATIVA BLUE DEAL PROMOSSA DAL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO

Crediti fotografici: CESE

Il Comitato economico e sociale europeo (CESE), organo consultivo dell'Unione europea (UE), promuove un'iniziativa volta a sviluppare un approccio globale alle politiche europee in materia di acqua. La proposta è destinata ad assumere la forma di una dichiarazione da presentare alla Commissione europea, al Parlamento europeo e al Consiglio dell'Unione europea in occasione della conferenza di alto livello "Call for an EU Blue Pact" che si terrà nell'ottobre 2023, durante la presidenza spagnola del Consiglio dell'UE. L'obiettivo del CESE è fare dell'acqua una delle principali priorità della prossima Commissione europea.

Data la rilevanza di questa iniziativa, il Movimento europeo dell'acqua presenta di seguito la sua posizione, individuando le principali sfide e le sue proposte d'azione relative all'acqua nell'UE, il tutto al fine di influenzare il processo di sviluppo e attuazione del Blue Deal.

Scopri gli 8 pilastri del nostro documento di posizione qui (in italiano). Disponibile anche in inglese, tedesco, francese e spagnolo.

1. L'acqua è un bene comune e non una merce

2. Affrontare il cambiamento climatico

3. Il diritto umano all'acqua e ai servizi sanitari

4. Opposizione alla privatizzazione del governo dell'acqua

5. Supporto ai processi di rimunicipalizzazione

6. Modelli di governo pubblico e democratico

7. Finanziamento

8. Condizioni lavorative

Per saperne di più sul Blue Deal, cliccate qui.

Pieno appoggio del Movimento Europeo dell’Acqua (EWM – European Water Movement”) a “les Soulèvements de la Terre”

In questi 2 ultimi anni “les Soulèvements de la Terre” ha guidato o partecipato a lotte contro una moltitudine di progetti assurdi e dannosi per l’ambiente e la natura, in particolare contro progetti riguardanti l’acqua, quali i mega-bacini a Sainte Soline.

A fronte dell’appoggio popolare e del significato simbolico delle loro azioni, “les Soulèvements de la Terre” sono stati sottoposti ad una campagna di denigrazione e repressione che va dall’accusa di eco-terrorismo al tentativo del Governo di sciogliere l’organizzazione. Tale campagna ha ultimamente registrato una sconfitta con la decisione della Corte di sospendere lo scioglimento dell’organizzazione. Questa è solo una prima vittoria, dal momento che questa fondamentale decisione è temporanea.

Noi, European Water Movement (EWM – Movimento Europeo dell’Acqua), condividiamo non solo la lotta contri i mega-bacini, ma anche la convinzione che un bene comune quale l’Acqua è strettamente legato alle altre lotte portate alla luce da “les Soulèvements de la Terre”. Siamo altresì convinti che queste lotte non conoscono confini.

Pertanto l’European Water Movement:

  • Fa appello ai suoi membri e a tutti quanti ad unirsi alla carovana dell’acqua, attualmente in corso, che arriverà a Parigi sabato 26 agosto;
  • Chiede al Governo francese di porre fine ai suoi accaniti tentativi di sciogliere “les Soulèvements de la Terre”;
  • Offre il suo pieno appoggio a “les Soulèvements de la Terre”: https://lessoulevementsdelaterre.org/

Incontro del Movimento Europeo dell’Acqua a Bruxelles (13-15 aprile 2023): Dichiarazione finale

Nei giorni 13, 14 e 15 aprile si è tenuto a Bruxelles un incontro in presenza del Movimento Europeo dell’Acqua (EWM - European Water Movement) per analizzare lo stato di attuazione del Diritto all’Acqua in Europa e stabilire una linea di azione nei confronti dell’attuale situazione critica dell’acqua in Europa sotto la minaccia di siccità, crisi climatica, accaparramento delle risorse idriche, inquinamento, nonché di politiche di mercificazione e privatizzazione. Hanno partecipato all’incontro più di 20 persone da 9 paesi (Belgio, Bosnia Erzegovina, Francia, Germania, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Serbia, Spagna). Questo evento ha fornito anche l’opportunità di incontrare alcuni Europarlamentari per discutere sul futuro dell’acqua in Europa, illustrare alcune situazioni a livello nazionale e regionale, e confermare nel contempo la necessità di garantire il Diritto Umano all’Acqua in Europa e la nostra posizione favorevole ad un governo pubblico dell’acqua.

A seguito della nostra lettera agli Europarlamentari dello scorso aprile sulla Conferenza ONU 2023 sull’Acqua (2023 UN Water Conference) e del Manifesto sulla Giustizia Idrica (Manifesto on Water Justice) indirizzato all’ONU in occasione della suddetta Conferenza, l’EWM richiede che la politica sull’acqua perseguita in tutta Europa e in particolare dalle istituzioni della UE venga indirizzata sui seguenti temi prioritari:

  • Necessità urgente di preservare le risorse idriche e il diritto universale all’acqua a fronte delle emergenze ambientali, dell’inquinamento e dei conflitti di interesse;
  • Governo pubblico e partecipativo di tutto il ciclo dell’acqua e sua incompatibilità con le attuali politiche di privatizzazione.

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Africa Water Justice Network condanna il paradosso del governo israeliano dell’apartheid nell’ esportare il suo modello di governance dell’acqua in Africa

Accra, Ghana

L'Africa Water Justice Network (AWJN), un gruppo panafricano per la giustizia idrica, condanna con veemenza il seminario tenuto il 10 luglio dalla città di Tshwane in collaborazione con rappresentanti del governo israeliano dell'apartheid, presentando presunte "best-practices internazionali" nella governance dell'acqua. Siamo profondamente preoccupati per l’ironia del governo israeliano dell’apartheid che tenta di presentarsi come un modello di governance dell’acqua, perpetuando allo stesso tempo violazioni dei diritti umani ed esponendo le proprie intenzioni di perseguire la privatizzazione dell’acqua in Africa a scopo di lucro a scapito delle comunità a basso reddito che non possono permettersi le tariffe di mercato per l’acqua.

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Lettera del Movimento Europeo dell’Acqua agli/alle Europarlamentari sulla prossima Conferenza dell’ONU sull’Acqua 2023

In vista della convocazione da parte dell’Assemblea Generale dell’ONU della Conferenza sulla revisione completa di medio termine della realizzazione degli obiettivi fissati nel Decennio Internazionale per l’Intervento “Acqua per uno sviluppo sostenibile 2018-2028” (Conferenza dell’ONU sull’Acqua 2023), da tenersi a New York dal 22 al 24 marzo 2023, noi, movimenti, reti, ONG, sindacati, che siamo membri del Movimento Europeo dell’Acqua (EWM – European Water Movement), invitiamo il Parlamento UE e tutti gli/le Europarlamentari a contribuire attivamente e a partecipare agli eventi della suddetta Conferenza dell’ONU sull’Acqua.

Il Dipartimento delle Relazioni Internazionali dell’Unione Europea ha preparato un documento di comune presa di posizione per gli Stati Membri (SM) con temi da affrontare nei dialoghi interattivi della Conferenza. I temi proposti includono le modalità di governo, l’adattamento climatico ed il finanziamento.

Riguardo a tale documento, il Movimento Europeo dell’Acqua (EWM) condivide la posizione della UE sulla necessità di attuare una prospettiva basata sui Diritti Umani per la gestione ed il governo dell’acqua, che assicuri l’accessibilità al Diritto Umano all’Acqua ed ai Servizi Sanitari (HRWS – Human Right to Water and Sanitation) e il buono stato ecologico dei corpi idrici, sottolineando la necessità di migliorare i meccanismi di rendiconto e la trasparenza, e di regolare e controllare il coinvolgimento del settore privato e i connessi rischi per la garanzia dell’HRWS

A questo proposito vorremmo ricordare l’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) Right2Water, promossa dall’European Public Service Union (EPSU) e dall’EWM nel 2012. L’ICE ha raccolto oltre 1,8 milioni di firme a sostegno del riconoscimento e la garanzia dell’HRWS nella UE. La Risoluzione del Parlamento UE dell’8 settembre 2015 sulle misure a seguire della ICE e la vaga inclusione del diritto all’acqua nella recente Direttiva sull’Acqua Potabile (DWD – Drinking Water Directive) segnano un piccolo passo in questa direzione. Tuttavia, dieci anni dopo la ICE, la UE non riconosce e garantisce ancora pienamente l’HRWS così come stabilito nella risoluzione ONU e nella ICE. 

Apprezziamo anche il riconoscimento dell’urgenza di adattare la gestione dell’acqua al cambiamento climatico e quindi di proteggere settori essenziali quali, tra gli altri, l’agricoltura, l’energia e la pianificazione urbana. Tuttavia, è in primo luogo il ripristino del ciclo naturale dell’acqua che va inteso come la chiave per mitigare il clima stesso, fornendo sufficiente acqua in portata e quantità per ecosistemi salubri e sostenibili, e assicurando l’accesso per tutti ai servizi idrosanitari. E garantire quindi la sostenibilità dei processi produttivi, che dipendono dagli esseri umani e dalla natura. In tal senso, l’accesso per tutti ai servizi idrosanitari va reso prioritario rispetto agli altri usi produttivi.

La stessa UE riconosce gli impatti negativi sugli ecosistemi fluviali europei causati dalla produzione e sviluppo dell’energia idraulica. In tal senso facciamo appello al rispetto della Direttiva Quadro sull’Acqua (WFD – Water Framework Directive) i cui obiettivi ambientali richiedono l’ottenimento del “buono stato ecologico” di tutti i corpi idrici, condizione prioritaria e imprescindibile per la produzione di energia o per qualsiasi altra attività produttiva

In questo contesto, chiediamo che l’acqua, nella sua qualità di sostanza essenziale di vita, venga posta in cima all’agenda dell’ONU quale naturale Diritto Umano e bene comune escluso da qualsiasi mercificazione, finanziarizzazione e privatizzazione. E’ imperativo che i dibattiti sull’acqua quale bene comune e diritto umano siano orientati al pubblico interesse e non manipolati dagli interessi delle multinazionali e dei mercati globali. A questo riguardo la UE ed il suo posizionamento devono abbandonare il mantra del finanziamento privato e degli schemi innovativi di finanziamento. La gestione del ciclo idrico deve essere affrontata in ambito pubblico mediante finanziamento pubblico

Da parte dell’EWM e in coordinamento con il movimento internazionale per l’acqua, the People’s Water Forum, stiamo seguendo e partecipando da tempo al processo verso la Conferenza ONU sull’Acqua.

E’ urgente e necessario mantenere ed approfondire il dialogo tra tutti i soggetti sociali ed istituzionali che si battono per l’acqua quale diritto umano e bene comune, così da assicurare loro la piena partecipazione ed evitare che la Conferenza ONU sull’Acqua 2023 venga cooptata da interessi privati e depredatori ambientali. Alla luce della nostra esperienza, è reale il rischio di finire in un dibattito non democratico, vista l’esclusione dalla partecipazione alla Conferenza di molte realtà e reti sociali provenienti da tutto il mondo, nonostante la loro consistenza, rilevanza e riconosciuto valore a livello mondiale. Infatti, nessun membro del Movimento Europeo dell’Acqua è stato invitato al Gruppo Informale UE di Esperti sull’Acqua che ha elaborato la posizione UE con la presunta partecipazione di Organizzazioni della Società Civile.

Tutti noi dobbiamo mobilitarci per trovare alternative socio-ecologiche che preservino la vita sul nostro pianeta ed assicurino il benessere delle nostre comunità e città. Chiediamo la vostra partecipazione a questo compito e il vostro fermo sostegno ad un quadro di governo democratico del ciclo dell’acqua fuori da qualsiasi mercificazione, finanziarizzazione e privatizzazione. Vi esortiamo a partecipare alle nostre iniziative e ad invitarci a quelle che metterete in campo a livello comunitario o di singolo Stato Membro. Vi chiediamo il massimo sforzo per l’attuazione dell’HRWS sia nel nostro continente che in tutto il mondo anche in occasione dei lavori della Conferenza ONU per l’Acqua ai quali sicuramente molti/e di voi prenderanno parte.