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Benvenuti !

Il movimento europeo per l'acqua è una rete aperta, inclusiva e pluralistica il cui scopo è di rinforzare il riconoscimento dell'acqua come bene comune e come diritto umano fondamentale e universale.

Siamo uniti per lottare contro la privatizzazione e mercificazione     di questo bene vitale e per creare una gestione pubblica e cooperativa dell'acqua, basata sulla partecipazione democratica dei cittadini e dei lavoratori.

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Focus sulle politiche europee

Il Movimento Europeo dell'Acqua coordina le attività di pressione dei suoi membri su questioni politiche come il diritto umano all'acqua e la privatizzazione dell'acqua. Vedi  le nostre opinioni e aree d’intervento.

Aree delle politiche europee

Ultime notizie

  • Lettera del Movimento Europeo dell’Acqua agli/alle Europarlamentari sulla prossima Conferenza dell’ONU sull’Acqua 2023
  • Donna Vita Libertà
  • Resoconto del seminario “Le politiche sull’acqua in Europa” tenuto dall’EWM alla ESU 2022
  • Draghi svilisce il Parlamento:  decreto delegato riscrive il DDL Concorrenza e rilancia le privatizzazioni
  • Ricorso al tribunale da parte del Comitato Umbro Acqua Pubblica contro Umbra Acque spa

Incontro del Movimento europeo per l'acqua a Barcellona - Dichiarazione finale

Nei giorni 1, 2 e 3 di ottobre il Movimento Europeo dell’Acqua (EWM – European Water Movement) si è riunito in presenza in Barcellona per analizzare l’attuale situazione in questa fase di crisi climatica e pandemica, per riesaminare le principali questioni sull’acqua e per programmare la propria attività nel breve e medio termine. All’incontro sono convenute più di 40 persone da 9 paesi (Germania, Belgio, Croazia, Spagna, Francia, Grecia, Italia, Portogallo, Serbia).

Nel contesto di emergenza climatica, è urgente affrontare in maniera partecipativa l’impatto del cambiamento climatico sulla disponibilità delle risorse idriche e sulla gestione egli eventi estremi, che vanno intensificandosi.

Per il riconoscimento del diritto umano all’acqua e ai servizi sanitari

La pandemia COVID 19 ha avuto un forte impatto con una rilevante crescita della povertà e delle situazioni di vulnerabilità sociale ed economica. La disponibilità dell’acqua, bene comune fondamentale per la vita, l’igiene e la salute, è diventata una questione centrale. Diversi governi hanno preso positive misure di protezione sociale per garantire la fornitura di acqua e vietare il taglio degli allacci, che però ora vengono sospese. Nel quadro di riconoscimento del diritto umano all’acqua e ai servizi sanitari, il Movimento Europeo dell’Acqua fa appello ai governi:

  • a mantenere o rendere generali le misure di proibizione del taglio degli allacci,
  • a garantire gratuitamente alle persone vulnerabili la fornitura di un quantitativo minimo di acqua che copra i loro fabbisogni essenziali e permetta loro di vivere dignitosamente,
  • di migliorate il contenuto della Direttiva Europea sulla qualità dell’acqua destinata ai consumi umani, che non recepisce l’insieme delle richieste dell’Iniziativa dei Cittadini Europei right2water nella trasposizione nella legislazione nazionale.

Per un governo pubblico dell’acqua e per la lotta contro l’accaparramento delle fonti idriche

Il Movimento Europeo dell’Acqua prosegue nel suo fermo impegno contro la privatizzazione e l’accaparramento delle fonti idriche.

Notiamo con soddisfazione una lenta ma significativa crescita dei processi di rimunicipalizzazione, che in molti casi sono stati effettuati pur a fronte dell’opposizione radicale di lobby private. Persiste tuttavia una dura resistenza in favore della privatizzazione e con meccanismi di gestione e partecipazione dei cittadini chiaramente insufficienti.

Osserviamo con grande preoccupazione la politica Europea a favore dei soggetti privati così come viene determinata nel programma Next Generation EU e nei relativi Recovery Plan nazionali. D’altronde la crescente influenza dei soggetti finanziari nello sviluppo delle infrastrutture idriche e sanitarie sta imponendo una logica speculativa che è predominante nel mondo della finanza. L’acqua non può essere un asset finanziario il cui valore venga stabilito nei mercati finanziari.

Consideriamo quali beni comuni i fiumi, le falde acquifere, i laghi e le terre umide. La loro gestione deve pertanto essere svolta su una base non-profit e secondo criteri di solidarietà, mutua cooperazione, accesso collettivo, equità, controllo democratico, durabilità e non-deterioramento dei corpi idrici. Siamo pertanto assai preoccupati per la costruzione di impianti idroelettrici in fiumi ed aree protette, in special modo nei paesi balcanici. 

Partecipiamo e contribuiamo al successo del Forum Mondiale Alternativo sull’Acqua

Il Movimento Europeo dell’Acqua fa appello a tutti i movimenti cittadini che si battono per la causa dell’Acqua a partecipare al Forum Mondiale Alternativo sull’Acqua che si terrà nel 2022 a Dakar, Senegal. Il Movimento Europeo dell’Acqua sarà presente e porterà le richieste sopra illustrate. Infine il Movimento Europeo dell’Acqua pone a se stesso l’obiettivo di migliorare i propri contatti con le organizzazioni che condividono a livello internazionale le loro lotte. 

Partecipanti alla riunione di Barcellona

Francia Germania Grecia Italia Portogallo Slovenia Spagna
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Iniziativa dei Cittadini Europei

La raccolta firme e terminata !

Focus: Grecia

Dall’inizio della crisi economica greca le società pubbliche di gestione dell’acqua di Atene (EYDAP) e di Salonicco (EYATH) sono state messe fra gli attivi da privatizzare secondo l’accordo fra il governo greco e i suoi creditori.

Dopo due anni di lotte condotte da vari gruppi ad Atene (Save Greek Water) e a Salonicco (Movimento 136, Water Warriors, SOSte à nero), due avvenimenti importanti hanno costretto il governo a fare marcia indietro. Uno è stato il referendum popolare a Salonicco (18 Maggio 2014) dove il 98% degli abitanti ha votato contro la privatizzazione di EYATH, l’altro è stata la decisione 1906/2014 del Consiglio di Stato che ha sancito che la privatizzazione di EYDAP è incostituzionale.

Ma l’accordo sul terzo memorandum spinge di nuovo verso la privatizzazionedei servizi idrici. Nell’ultimo piano di privatizzazione c’è una disposizione per la vendita dell’11% di EYDAP e del 23% di EYATH (lasciando così allo Stato solo il 50% più uno delle azioni) e c’è la volontà di includere le due società, nella loro interezza, in un « super-fondo » che "non apparterebbe né al pubblico né, in senso più esteso al settore pubblico".

Focus: Portogallo

La campagna Água é de todos difende l'acqua pubblica. Con questo obiettivo nel 2013 ha lanciato una iniziativa legislativa cittadina «Protezione dei diritti individuali e comuni all'acqua», firmata da più di 44 mila cittadini con l'idea di consacrare il diritto all'acqua e evitare la privatizzazione. Il progetto è stato rigettato due volte in Parlamento, nel 2014 e nel 2017. Solo i parlamentari di PCP, BE, PEV* MPs, cui nel 2017 si sono uniti quelli del PAN**, hanno votato a favore. Di conseguenza il messaggio di Água é de todos continuerà a focalizzarsi sul riconoscimento e messa in atto del diritto umano all'acqua, contro il commercio dell'acqua.

 

Focus: Irlanda

Nonostante numerosi anni di lotte contro l'installazioni dei contatori d'acqua residenziali e contro i canoni sull'acqua a uso domestico, la campagna Right2Water Irlanda non ha ottenuto nel 2017 nè lo stop definitivo dei contatori, nè l'eliminazione dei canoni sull'acqua domestica, che sono stati semplicemente posticipati, nè la fine di Irish Water. Inoltre il referendum che avrebbe dovuto impedire la privatizzazione dei servizi idrici non è stato ancora organizzato nonostante il sostegno unanime del parlamento irlandese. Al contrario, il canone sull'acqua domestica ha fatto ritorno nel 2019, i contatori residenziali continuano ad essere installati, e Irish Water subappalta sempre più attività a privati, con la conseguente degradazione delle struttura idriche e della qualità dell'acqua. Una campagna forte per il diritto all'acqua e alla democrazia è più che mai necessari.

Rapporti e Pubblicazioni

  • Ripubblicizzare si può, ripubblicizzare si deve!
  • Potenziale impatto del CETA sulle risorse e sui servizi idrici
  • Commento all’Art.1.9 del CETA
  • Commento all’Art. 1.9 del CETA
  • Il CETA e l'Acqua: Una guida per gli attivisti

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