La Corte Costituzionale italiana fa saltare le privatizzazioni di acqua

Grande vittoria dei movimenti, la Corte Costituzionale fa saltare le privatizzazioni di acqua e servizi pubblici locali.

Oggi, 20 Luglio, la Corte Costituzionale restituisce la voce ai cittadini italiani e la democrazia al nostro Paese. Lo fa dichiarando incostituzionale, quindi inammissibile, l’articolo 4 del decreto legge 138 del 13 Agosto 2011, con il quale, il Governo Berlusconi, calpestava il risultato referendario e rintroduceva la privatizzazione dei servizi pubblici locali. Questa sentenza blocca anche tutte le modificazioni successive, compresa quelle del Governo Monti.

La sentenza esplicita chiaramente il vincolo referendario infranto con l’articolo 4 e dichiara che la legge approvata dal Governo Berlusconi violava l’articolo 75 della Costituzione. Viene confermato quello che sostenemmo un anno fa, cioè come quel provvedimento reintroducesse  la privatizzazione dei servizi pubblici e calpestasse la volontà dei cittadini.

Leggi tutto...

Dichiarazione dell'EWM dopo la riunione di Lione

Acqua per tutti, Acqua per la Pace. In occasione del suo incontro annuale, il Movimento Europeo dell’Acqua (EWM – European Water Movement) riafferma il governo pubblico e democratico di questa risorsa vitale, che deve essere preservata quale bene comune contro qualsiasi privatizzazione, mercificazione ed accaparramento.

A fronte delle emergenze ambientali, sociali e politiche, il patrimonio naturale e le risorse idriche devono essere preservati mediante la loro prevenzione e protezione. Dinanzi a penuria, siccità e inondazioni, la garanzia di acqua per ciascuno deve avere priorità rispetto ad un utilizzo industriale od agricolo eccessivo od illegittimo. È imperativo ripristinare ecosistemi perturbati o distrutti, nonché la qualità dell’acqua, drammaticamente inquinata da agenti chimici tra cui PFAS e microplastiche. A tal fine deve essere garantito il supporto alla transizione agro-ecologica e devono essere adottate misure rigorose riguardo all’utilizzo e allo scarico di sostanze tossiche.

L’attuazione del diritto umano per tutti ai servizi idrosanitari richiede che l’acqua venga esclusa da processi di liberalizzazione, mercificazione, finanziarizzazione ed accaparramento. Il governo dell’acqua deve essere pubblico, trasparente e partecipativo, con un ruolo attivo di cittadini e lavoratori. Supportato e accompagnato da partenariati pubblico-pubblico, esso deve garantire l’accessibilità economica per tutti, la qualità dei servizi ed adeguati investimenti nelle infrastrutture e nella manutenzione necessaria per la riduzione delle perdite in rete.

I paesi che si trovano nella fase del processo di unione alla UE, in particolare i paesi balcanici, non devono essere trattati come zone sacrificali. I loro corpi idrici sono parte del sistema idrico europeo e devono essere preservati dal rischio di devastanti progetti minerari; i territori ai confini della UE non devono essere ridotti unicamente a fonte di prelievo di materie prime chiave.

Il Movimento Europeo dell’Acqua è estremamente preoccupato per l’attuale stato di guerra e per il crescendo di conflitti, dove l’acqua gioca un ruolo chiave. L’acqua non può essere utilizzata come strumento geopolitico, o peggio, come arma di guerra, come in Palestina, Siria-Iraq, Ucraina, Turchia e in altre regioni. Il Movimento Europeo dell’Acqua riafferma il suo incondizionato appoggio a queste popolazioni ed ai loro rifugiati. Chiede un immediato cessate il fuoco su tutti i fronti di guerra e fa proprio l’appello dell’ONU “Acqua per la Pace”.

Esprime inoltre preoccupazione per la crescente militarizzazione della società e chiede di fermare e contrastare attivamente la criminalizzazione e lo screditamento dei movimenti in difesa dei beni comuni e, più in generale, del diritto al dissenso e della libertà di informazione e di parola.

Queste istanze sono state espresse in una lettera aperta alle istituzioni della UE, ai rappresentanti eletti ed ai candidati alle prossime elezioni europee, con la richiesta di un’immediata riattivazione dell’Iniziativa per la Resilienza dell’Acqua (Water Resilience Initiative), articolata su tali punti.

Pieno appoggio del Movimento Europeo dell’Acqua (EWM – European Water Movement”) a “les Soulèvements de la Terre”

In questi 2 ultimi anni “les Soulèvements de la Terre” ha guidato o partecipato a lotte contro una moltitudine di progetti assurdi e dannosi per l’ambiente e la natura, in particolare contro progetti riguardanti l’acqua, quali i mega-bacini a Sainte Soline.

A fronte dell’appoggio popolare e del significato simbolico delle loro azioni, “les Soulèvements de la Terre” sono stati sottoposti ad una campagna di denigrazione e repressione che va dall’accusa di eco-terrorismo al tentativo del Governo di sciogliere l’organizzazione. Tale campagna ha ultimamente registrato una sconfitta con la decisione della Corte di sospendere lo scioglimento dell’organizzazione. Questa è solo una prima vittoria, dal momento che questa fondamentale decisione è temporanea.

Noi, European Water Movement (EWM – Movimento Europeo dell’Acqua), condividiamo non solo la lotta contri i mega-bacini, ma anche la convinzione che un bene comune quale l’Acqua è strettamente legato alle altre lotte portate alla luce da “les Soulèvements de la Terre”. Siamo altresì convinti che queste lotte non conoscono confini.

Pertanto l’European Water Movement:

  • Fa appello ai suoi membri e a tutti quanti ad unirsi alla carovana dell’acqua, attualmente in corso, che arriverà a Parigi sabato 26 agosto;
  • Chiede al Governo francese di porre fine ai suoi accaniti tentativi di sciogliere “les Soulèvements de la Terre”;
  • Offre il suo pieno appoggio a “les Soulèvements de la Terre”: https://lessoulevementsdelaterre.org/

Dichiarazione dell’European Water Movement Sull’iniziativa Blue Deal Promossa dal Comitato Economico e Sociale Europeo

Crediti fotografici: CESE

Il Comitato economico e sociale europeo (CESE), organo consultivo dell'Unione europea (UE), promuove un'iniziativa volta a sviluppare un approccio globale alle politiche europee in materia di acqua. La proposta è destinata ad assumere la forma di una dichiarazione da presentare alla Commissione europea, al Parlamento europeo e al Consiglio dell'Unione europea in occasione della conferenza di alto livello "Call for an EU Blue Pact" che si terrà nell'ottobre 2023, durante la presidenza spagnola del Consiglio dell'UE. L'obiettivo del CESE è fare dell'acqua una delle principali priorità della prossima Commissione europea.

Data la rilevanza di questa iniziativa, il Movimento europeo dell'acqua presenta di seguito la sua posizione, individuando le principali sfide e le sue proposte d'azione relative all'acqua nell'UE, il tutto al fine di influenzare il processo di sviluppo e attuazione del Blue Deal.

Leggi tutto...

Africa Water Justice Network condanna il paradosso del governo israeliano dell’apartheid nell’ esportare il suo modello di governance dell’acqua in Africa

Accra, Ghana

L'Africa Water Justice Network (AWJN), un gruppo panafricano per la giustizia idrica, condanna con veemenza il seminario tenuto il 10 luglio dalla città di Tshwane in collaborazione con rappresentanti del governo israeliano dell'apartheid, presentando presunte "best-practices internazionali" nella governance dell'acqua. Siamo profondamente preoccupati per l’ironia del governo israeliano dell’apartheid che tenta di presentarsi come un modello di governance dell’acqua, perpetuando allo stesso tempo violazioni dei diritti umani ed esponendo le proprie intenzioni di perseguire la privatizzazione dell’acqua in Africa a scopo di lucro a scapito delle comunità a basso reddito che non possono permettersi le tariffe di mercato per l’acqua.

Leggi tutto...